Another World - Collettiva di Fotografia Analogica
E’ una mostra diversa quella che si inaugura il 2 luglio presso lo Studio Artistico Evasioni, in via dei Delfini a Roma. Perché quello che vedrete sarà un tuffo in un altro mondo. Gli artisti che partecipano a questa collettiva hanno una sola dea, la pellicola, e altri santi, gli acidi per lo sviluppo e la stampa.
In un mondo dove le immagini vengono costruite su un monitor, divorate, rubate, cinque artisti rispondono presentando opere che appartengono ad un altro mondo, quello della fotografia analogica.
Non vogliamo avventurarci nella polemica fra opposti - digitale (s)contro analogica - questo è un viaggio fra i dettagli. Fra carta baritata e sali d’argento, polaroid e immagini che vengono fuori da una scatola di plastica con un piccolo foro.
Le stampe che vedrete in mostra sono fatte in totale autonomia, artigianalmente, dallo scatto fino allo sviluppo, e alla stampa, in bagni illuminati da Lampadine Rosse. Non è solo una mostra di giovani artigiani della fotografia, è un percorso interiore che vuole trasportare lo spettatore di qua,fargli sentire la luce che si riflette sulla carta e sul nero profondo, lentamente, una fotografia non consumabile rapidamente, guardare senza vedere.
Nella fotografia di Andrea Cecchettini, l’altro mondo è quello che quasi sconfina in quei “freak” che Diane Arbus così ossessivamente inseguiva. La mano in primo piano - amputata - è quasi deformata, ancora più dolorosa con i neri e i grigi che dominano la foto.
Angelo Cruciano invece mette l’accento su un altro mondo ancora: quello dell’intimità dell’amore, quel microcosmo che due persone formano, insieme. Pelle appena sfiorata dalla luce, fermare un attimo che non tornerà mai più, consacrarlo all’eternità, immortale.
Le lunghe stampe di Marco Moscato sono come delle immagini rubate da un buco della serratura. La macchina stenopeica - pinhole - cattura uno spazio ampio. L’architettura della foto - un omaggio al cinema di Paolo Sorrentino - a metà fra una Base Lunare Alpha e la desolazione della provincia, diventa luminosa nella notte, lasciando spazio a una figura che avanza, incerta, in una sera d’estate.
Il piacere, “La perfetta espressione logica dell’amante”, un omaggio a Pessoa nelle passionali doppie esposizioni di Matteo Rizzo, sensualissime piccole immagini dove fra fiori e pelle, anima e corpo si parlano, in quel mondo che noi siamo soliti chiamare “amore”.
E’ Ilaria Tariello, giovanissima e promettente fotografa pontina, che esprime il punto di vista delle donne in questa collettiva. Un Corpo/Uomo visto attraverso dei pezzi/scatti appartenenti ad età diverse, messi in ordine cronologico inverso, dalla fine (vecchiaia) all´inizio (giovinezza e spensieratezza).
Alle foto di questi giovani fotografi, fanno da cornice le sculture in tufo di Giulia Spernazza, opere esposte nella personale “Spirito e Materia”. Fra tutte, “Essere Umano”, premiata recentemente al concorso Roma Restyle.
Questa è Another World. Un viaggio diverso, in una fotografia diversa. r.alessia@gmail.com
Per maggiori informazioni (bando, scheda di partecipazione, etc. etc.) visitate il sito degli organizzatori
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