Edward Steichen - Gli anni Condé Nast
In mostra dal 20 novembre 2011 al 12 febbraio 2012
Galleria Carla Sozzani - Corso Como 10 – Milano
Edward Steichen è una delle figure più
prolifiche, influenti e controverse della storia della fotografia. Affermato e
riconosciuto pittore e fotografo a livello internazionale, nel 1923 è nominato
responsabile della sezione di fotografia delle edizioni Condé Nast in
particolare delle riviste Vogue e Vanity Fair, una delle posizioni più prestigiose ed ambite
nel campo della fotografiacommerciale.
Sebbene questo incarico andasse contro il
nobile principio “l’arte per l’arte” abbracciato dal suo mentore il fotografo
Alfred Stieglitz, Steichen decise di cogliere questa opportunità dopo aver
concluso che la natura della fotografia è di essere utile: "Ho voluto
lavorare su commissione, come un ingegnere,"
Nei quindici anni successivi, grazie alle
possibilità e al prestigio conferito dall´impero Condé Nast, Steichen realizzò
un´operadi ineguagliabile brillantezza, il suo straordinario talento e le sue eccezionali
energie riuscirono adenfatizzare e rendere affascinante la cultura contemporanea
e le sue personalità— nella politica, letteratura, giornalismo, danza, teatro,
musica, moda, opera e cinema.
Nessun altro fotografo ritrattista avrebbe
potuto confrontarsi con Steichen per il numero di audaci e coinvolgenti studi
che produsse per Vanity Fair e Vogue. Chi altro poteva vantare di aver fotografato
molti dei migliori registi al mondo, attori, attrici, pittori, atleti,
drammaturghi, produttori, poeti, giornalisti, ballerini, cantanti, scrittori?
Negli anni venti e trenta, Steichen creò un
nuovo stile della fotografia di moda, che fino adallora era stata un’incoerente
e pittorica espressione, non al passo con la filosofia modernista sostenuta
dagli stessi stilisti attratti dalle avanguardie del tempo.
L’esposizione diretta di
Steichen alle nuove correnti artistiche a livello internazionale e la sua
naturale ed eclettica inclinazione lo reserol’ideale interprete della moda nel
mondo della fotografia. Il suo stile innovativo, dettagliato ed illuminato ha
rivoluzionato la fotografia di moda ed è ancora oggi presente nelle fotografie dei suoi discendenti quali
George Hoyningen-Huene, Horst p. Horst, Richard Avedon, Robert Mapplethorpe e
Bruce Weber.
L´elenco
completo dei ritratti di Steichen stupisce per la sua varietà. Tra più di mille
soggetti fotografò i registi Cecil B. De
Mille, Ernst Lubitsch, Irving Thalberg, Josef von Sternberg e Walt Disney; tra gli attori, Gary Cooper, Maurice Chevalier, Harold
Lloyd, W.C. Fields e Rudolph Valentino;
tra le attrici, Greta Garbo, Shirley Temple, Gloria Swanson, Claudette Colbert, Marlene Dietrich e Fay Wray; tra i pittori, Henri Matisse e Georges Rouault; tra gli scrittori, Thomas Mann, George Bernard Shaw, W.B.
Yeats, e.e. cummings, Luigi
Pirandello e Colette; tra i
ballerini, Martha Graham, Ruth St.
Denis e Fred Astaire; tra i
musicisti, Igor Stravinsky, Leopold
Stokowsky, Vladimir Horowitz e George
Gershwin; fra gli statisti, Winston
Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Herbert Hoover; tra gli atleti, Jack Dempsey e Suzanne Lenglen; tra i giornalisti Clare Booth Luce, Walter Winchell e Walter Lippmann.Spesso nei
ritratti di attrici ed artiste c’è un chiaro riferimento alla moda: Colette indossa
abiti di Chanel; Hepburn di Schiaparelli, Swanson di Chanel. Ciò che colpisce
oggi, circasettantacinque anni più tardi, è la versatilità del suo approccio. Steichen
non guardò mai indietro, anzi costantemente riuscì a trovare nuovi e privilegiati
modi per fotografarele sue modelle e i loro abiti. Un critico ammirato ha
sostenuto che per essere fotografato dal maestro doveva essere
"Steichenized".
EDWARD STEICHEN
EDWARD STEICHEN (1879,
Lussemburgo-1973, Stati Uniti).
Tre anni dopo la sua nascita, la famiglia
emigra negli Stati Uniti. A quindici anni, è apprendista litografo in
un’azienda di Milwaukee e frequenta le conferenze all’Arts Students
League. La sua passione è la pittura che continuerà ad esercitare per
oltre vent’anni, anche se nel 1895 inizia a fotografare. Nel 1899, alcune sue
fotografie vengono esposte al Second Philadelphia Salon ed attirano
l’attenzione di Alfred Stieglitz che ne acquista tre. Diventeranno amici e stretti collaboratori. È Steichen a spingere
Stieglitz ad aprire la celebre galleria ‘291’ a New York e sarà, da Parigi,
dove si stabilisce nel 1900 per studiare
pittura, a proporgli le mostre di Henri Matisse, Pablo Picasso, Auguste Rodin ed altri artisti e
fotografi europei che permetteranno agli americani di conoscere l’arte
d’avanguardia.
Durante la I guerra mondiale, è responsabile della divisione fotografica dell’American Expeditionary Forces. Al ritorno in patria, lavora come
fotografo commerciale per la J. Walter Thompson
Advertising Agency e nel1923, è nominato a capo del dipartimento di fotografia
della Condé Nast Publications, pubblicando su Vogue e Vanity Fairfino al 1937.
Nel 1947, è nominato direttore del dipartimento di fotografia del Museum of
Modern Art di New York, una carica appositamente creata per lui. Nel 1955, curerà la celeberrima mostra The Family of Man.
Comunicato stampaInaugurazione sabato 19 novembre 2011, dalle ore 15.00 alle ore 20.00
In mostra dal 20 novembre 2011 al 12 febbraio 2012; martedì, venerdì,
sabato e domenica, ore 10.30 – 19.30; mercoledì e giovedì, ore 10.30 –
21.00; lunedì, ore 15.30 – 19.30
Galleria Carla Sozzani - Corso Como 10 – Milano
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