Lapsus
Open call per opere fotografiche e video, adesioni entro il 28 febbraio.
Lapsus vuole riflettere sul divenire dell’opera
d’arte in rapporto ai new media che, nella fotografia e nel video,
consentono di realizzare opere sempre più perfette dal punto di vista
tecnico e virtuale, rischiando però di perdere in autenticità e in
unicità. La storia dell’arte insegna che molte opere nascono da “errori”
accidentali verificatisi durante la realizzazione di un progetto, lo
scatto di una fotografia o la ripresa di un video; lapsus che accadono
spesso all’insaputa dello stesso autore, che però li sa trasformare nel
punto di forza del lavoro. Questo progetto approfondisce l’idea di
destino dell’artista e dell’opera d’arte sfatando il mito tecnologico
che il lapsus, l’errore, il fallimento possano essere decisi e
progettati a tavolino elevandoli ad un’estetica dell’immagine.
Lapsus è a cura di
Marinella Paderni, e nasce da una collaborazione tra Celeste Network e
Fondazione Studio Marangoni.
TemaChe
ruolo ha l’incidente casuale, l’errore fortuito, la bizzarria
involontaria o il fallimento di un’idea nella riuscita di un’opera
d’arte? Nell’epoca di Photoshop e delle tecnologie digitali, che valore
assume “l’errore”, quello sbaglio non voluto che sfugge alla
consapevolezza dell’artista mentre realizza la sua opera, ma che è
proprio ciò che l’arricchisce e ne decreta il successo?
Lapsus
indaga i valori positivi e costruttivi dell’errore fotografico
incidentale, non ricercato, che nel momento del suo verificarsi decide
le sorti di un’opera o di un progetto. La pratica degli “errata” nella
fotografia e nel cinema è antica quanto la loro stessa invenzione: Man
Ray aveva soprannominato l’errore fotografico con il neologismo
Fautographie, mentre Diane Arbus asseriva che “... è importante fare
brutte fotografie”. Zoe Leonard, invece, ha dedicato a questo concetto
una serie recente di fotografie (Sun photographs) fatte guardando
direttamente al sole; “errore” in cui neanche i neofiti della fotografia
sarebbero incappati, ma che l’artista americana motiva spiegando che
desiderava fotografare un soggetto impossibile da ritrarre. Lo storico
della fotografia Clément Chéroux ci ha scritto sopra un libro che
analizza la storia dell’errore fotografico nello sviluppo della
fotografia.
Il progetto
Lapsus prende in considerazione
tutte quelle opere fotografiche e video in cui un incidente in corso
d’opera, una cancellatura improvvisa e non voluta, un dètournement
imprevisto nello sviluppo del lavoro o, al contrario, la ricerca di
un’impossibilità (come nel caso di Zoe Leonard) portano alla riuscita di
un’opera d’arte.
Selezioni & PremiAdesioni entro il 28 febbraio 2013.
15 progetti saranno scelti dal comitato di selezione composto da
Martin Breindl, Elena Ceratti e
Silvio Wolf.
All´opening della mostra il 17 maggio 2013 la curatrice di Lapsus,
Marinella Paderni, sceglierà i tre progetti che riceveranno i premi in
palio.
Quota di adesioneOnline: € 40 per ogni progetto inserito direttamente online, € 30 per ogni progetto successivo.
Posta:
invio di tutto il materiale comprensivo di testi ed immagini che
saranno inseriti dallo staff di Celeste, € 70 per ogni progetto.
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