Se qualche anno fa mi avessero detto che un giorno si sarebbe potuta fare della fotografia con nient'altro che un PC collegato ad Internet non ci avrei mai creduto. Poi è arrivata l'IA, l'Intelligenza Artificiale e sono fioccate, anzi, diluviate, fotografie create senza l'uso della macchina fotografica.. Bene, nemmeno il tempo di abituarsi a questo cambiamento epocale e scopro che esiste una macchina fotografica (?) che fa foto senza usare nessun tipo di ottica!!!
Che cos'è la Paragraphica
Sto parlando della Paragraphica, una fotocamera sviluppata dal designer Bjørn Karmann, che, appunto, utilizza l'Intelligenza Artificiale e il GPS per scattare foto senza la necessità di lenti o obiettivi. Questa macchiana - o forse sarebbe menglio dire semplicemente questo dispositivo - si riconosce facilmente per una vistosa appendice rossa a forma di muso di "talpa dal naso stellato" al posto dell'obiettivo.
E la scelta non è casuale o puramente di marketing ma "filosofica". Infatti come la talpa dal naso stellato (Condylura cristata), un animale quasi cieco, riesce a vedere grazie a un organo sensoriale a forma di stella posizionato sul suo muso, così la Paragraphica, pur non avendo l'obiettivo, funziona e "vede" grazie all'IA e al GPS.
Le immagini della Paragraphica sono quindi rappresentazioni generate dall'IA utilizzando dati di posizione e altre informazioni raccolte dal GPS. Questo significa che le immagini non sono il risultato diretto della luce che viene catturata attraverso un obiettivo e registrata su un sensore come avviene nelle fotocamere. Le chiamiamo fotografie?
Com'è fatta la Paragraphica
Questo dispositivo presenta tre grosse ghiere il cui utilizzo, come nelle "vere macchine fotografiche", incide sul risultato finale. Questi controlli lavorano nel modo seguente:
La prima manopola può essere accostata alla lunghezza focale; infatti determina il raggio dell'area in cui la fotocamera cerca luoghi e dati. Agendo su questa manopola, è possibile modificare la distanza a cui vengono generati gli elementi fotografici.
La seconda manopola agisce un po' come la grana della pellicola nelle fotocamere analogiche. Impostando un valore compreso tra 0,1 e 1, si aggiunge un "seme di rumore" al processo di diffusione delle immagini generate dall'IA. Questo valore influisce sull'aspetto finale dell'immagine, rendendola più o meno dettagliata e nitida.
La terza manopola controlla la fedeltà (un po' la messa a fuoco) con cuil'IA seguirà la descrizione testuale del luogo e del momento specifici. Un valore più alto renderà l'immagine più "nitida", mentre un valore più basso renderà l'immagine più "sfocata".
Insomma questi controlli consentono agli utenti di personalizzare il risultato finale offrendo un'esperienza che non è puramente meccanica. In altre parole, queste ghiere sono un modo per non ammazzare la creatività del "fotografo".
Hardware e software di Paragraphica
La fotocamera Paragraphica è stata creata utilizzando diversi componenti hardware, tra cui un Raspberry Pi 4, un touchscreen da 15 pollici e un alloggiamento stampato in 3D. Per quanto riguarda il software, è stato sviluppato appositamente per il progetto utilizzando il linguaggio di programmazione Python e l'API Stable Diffusion. L'intero sistema della fotocamera Paragraphica è stato implementato utilizzando Noodl, uno strumento visuale per lo sviluppo di applicazioni web.
Vedeo esplicativo: https://bjoernkarmann.dk/wp-content/uploads/2023/05/paragraphica.mp4
Conclusioni
In definitiva, Paragraphica è "semplicemente" un dispositivo che sfrutta l'IA e il GPS per creare rappresentazioni grafiche di luoghi e momenti specifici, "simulando" ciò che un fotografo fa con la sua macchina fotografica recandosi in un luogo.
La parola chiave è "simulando" ma anche le immagini generate da Paragraphica, forse più di quanto avvenga con le immagini generate su PC dalle IA (sì perché utilizzando Paragraphica non si rimane seduti al chiuso davanti al proprio PC, ma si ese sul campo) si prestano alla riflessione di questi ultimi tempi: stiamo ancora parlando di Fotografia o con l'IA è nata una nuova forma di rappresentazione (di arte se preferite) che non è nè pittura, nè fotografia?
Ai posteri l'ardua sentenza. Per quanto mi riguarda... credo che siamo di fronte a qualcosa di nuovo. Non c'è da farsi prendere dalla sindrome di Frankenstein, ma c'è da capire bene che stiamo facendo e dove stiamo andando!
P.S La fotocamera esiste sia come prototipo fisico che come fotocamera virtuale da provare (pagando): https://camera.sandbox.noodl.app/ .
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