Oggi invece i modelli della cultura visuale dei produttori di massa di immagini non stanno affatto nella fotografia di qualità, confinata nelle sue nicchie. Stanno in altre fotografie di massa. I social network sono un gigantesco gioco di specchi in cui ciascuno imita le foto di un altro che imita le sue. Non c’è immissione di nuovi stimoli, se non dai cascami della pubblicità, della tivù e del cinema.
Questa cultura visuale immobile e autoreferenziale sta invadendo tutto il campo, bastando a se stessa. Non c’è più lo spazio fisico, materiale, per la “lezione di Ghirri”, se non in qualche recinto editoriale d’élite." (...)Disclaimer. Reflexlist.com non e' legato in nessun modo ai concorsi, agli eventi, alle mostre, ai corsi e ai workshop segnalati e ai loro organizzatori, pertanto declina qualsiasi responsabilita' e non rispondera' a comunicazioni riguardanti eventuali irregolarita'.
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