Che arte fa? Una conversazione con Gillo Dorfles

Segnaliamo un'intervista di Lorenzo Madaro a Gillo Dorfles, uno dei più autorevoli critici d’arte italiani, studioso di estetica e pittore. L'intervista integrale può essere letta sul sito di repubblica.it. Qui riportiamo solo un piccolo estratto.

"

Gillo Dorfles (Trieste, 1910), uno dei più autorevoli critici d’arte italiani, studioso di estetica e pittore, vive a Milano da molti decenni. Il professore mi ha accolto alcuni giorni fa nella sua casa-studio, dove la sua attività di critico militante e studioso è documentata da una lunga serie di ‘cimeli’: opere di Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Giosetta Fioroni, Piero Dorazio, Emilio Scanavino e di tanti altri nomi ormai consolidati del panorama artistico europeo che lui ha conosciuto e frequentato sin dagli esordi. Altra cosa che sorprende è la miriade di libri che conserva, accatastati su divani, grandi librerie, tavolini, sedie e sul pavimento, contro il muro. Il professore ama aggiornarsi costantemente, anche oggi che ha superato le 102 primavere. Il nostro incontro avviene quasi in concomitanza con l’appuntamento – previsto per sabato prossimo – presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, dove è stato invitato a dialogare attorno ad alcuni temi cruciali dell’arte del nostro tempo.

Professore, “Che arte fa” è il titolo del seminario che terrà sabato a Lecce. Le chiedo allora di anticiparci qualcosa: che arte fa?

L’arte è qualcosa di mobile e incerto. Quella attuale è in divenire.

"

Continua su repubblica.it